Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Quali sono gli obiettivi attuali dell’Unione Europea? Come si è arrivati ad essi? È bene fare prima una breve premessa sulla storia dell’Unione e sulle politiche sociali dalle origine ai giorni nostri.
Quali sono gli obiettivi attuali dell’Unione Europea? Come si è arrivati ad essi? È bene fare prima una breve premessa sulla storia dell’Unione e sulle politiche sociali dalle origine ai giorni nostri.
Una prima sorta di comunità si ha
col ‘Trattato di Parigi’ del 1951 in seguito alla ‘dichiarazione Schuman’ che
tendeva a regolare i rapporti riguardante gli affari carbo-siderurgici tra
Francia e Germania e ad impedire il riarmo di quest’ultima; con questo trattato
nasce la CECA, ovvero la Comunità Europea del Carbone e dell’acciaio. Ma è nel
1957 che nasce il primo vero e proprio trattato sulla Comunità Europea, cioè il
‘Trattato di Roma’, al quale verranno poi apportate diverse modifiche; nasce la
CEE (Comunità Economica Europea) che diventerà poi CE (Comunità Europea). Con questo
trattato si stabiliva l’importanza di abbattere le barriere per permettere la
libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali. La prima modifica al
trattato avviene nel 1986 con l’ ‘Atto Unico Europeo’, il quale stabiliva la
creazione di un libero mercato entro il 1992, anno in cui è stato stipulato il ‘Trattato
di Maastricht’, che ha determinato il passaggio dalla CE all’UE (Unione
Europea). Con questo trattato le politiche sociali diventano un settore
specifico e non sono più soltanto politiche di accompagnamento al lavoro. Nel 1997
col ‘Trattato di Amsterdam’ ci si orienta verso il problema della
disoccupazione e la politica sociale diviene un obiettivo comune. Nel 2001 con ‘Trattato
di Nizza’ ci si prepara a supportare un Europa in allargamento, ad ospitare
cioè i PECO (Paesi dell’Europa Centro Orientale). Nel 2007 col ‘Trattato di
Lisbona’ la Carta dei Diritti fondamentali diviene giuridicamente vincolante.
Questi trattati hanno ovviamente
determinato diverse altre modifiche come la politica di coesione economica e
sociale meglio conosciuta come politica regionale. La politica regionale non
era prevista dal ‘Trattato di Roma’ ma ha il suo fondamento giuridico con l’ ‘Atto
Unico Europeo’. La politica regionale prevedeva la riduzione delle dissonanze
regionali attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali. È nel 1988 che avviene
la prima riforma, chiamata ‘Pacchetto Delors 1’ che prevede 5 principi:
sussidiarietà, programmazione, concentrazione, partnership, addizionalità. Gli
obiettivi fino a questo momento sono così numerati: 1, 2, 3, 4, 5°, 5b. Nel 1993
avviene la seconda riforma ai fondi strutturali che prevede l’introduzione dell’obiettivo
6. La terza riforma che riguarda la programmazione 2000-2006 prende il nome di ‘Agenda 2000’. Qui gli obiettivi diventano tre
e riguardano essenzialmente la sviluppo delle risorse umane e la riduzione
delle dissonanze regionali. La quarta riforma denominata ‘programmazione
2007-2013’ ha tre obiettivi non numerati che sono: convergenza, competitività
regionale e occupazione e cooperazione territoriale. L’obiettivo convergenza va
a supporto delle regioni con un PIL del 75% inferiore alla media; l’obiettivo competitività
regionale e occupazione cerca di creare nuovi posti di lavoro anticipando la
realtà socio-economica; la cooperazione territoriale consiste nella
collaborazione da parte di due o più regioni che pur non appartenendo ad uno
stesso Paese ma che confinano o che condividono lo stesso mare, possono far
fronte comune ai problemi condivisi e ricercare una soluzione. L’ultima riforma
si chiama ‘Europa 2020’, riguardante la politica di coesione 2014-2020. Essa mira
ad un’economia basata sulla conoscenza, quindi sulla crescita intelligente,
sostenibile ed inclusiva. Adottata nel Marzo del 2010, è basata sul partenariato,
cioè sulla condivisione di problemi. Sono state stabilite sette priorità
chiamate ‘iniziative faro’ riguardanti: il miglioramento e lo sviluppo delle
competenze, il sostegno ai ricercatori, il supporto alle imprese per superare
la crisi. Queste priorità sono coinvolte al sostegno delle Regioni in via di
sviluppo.
https://www.facebook.com/Associazione-Educazione-e-Formazione-1554579444829278/
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