Prof.ssa Maddalena Di Rosa
Dopo 17 anni nella scuola come educatrice ho deciso di passare dall'altra parte della cattedra e intraprendere la strada di docente di scuola secondaria. Questo tipo di carriera è molto lunga e piena di insidie. La prima difficoltà è stata principalmente quella di natura economica; non essere chiamati da GPS ma da GI crea due grandi motivi di disagio: il primo è legato all'importo minore erogato in busta paga; il secondo, e più importante a mio avviso, è legato all'incredibile ritardo nei pagamenti. Ho cominciato a lavorare a novembre 2024 e ho percepito il primo pagamento solo a fine febbraio 2025 e per chi, come me, ha intrapreso questa carriera lontano da casa, non è semplice gestire spese e scadenze.
L'aspetto economico non è il solo che andrebbe migliorato, dal momento che anche la gestione amministrativa, a volte, lascia molto a desiderare. Ci sono state scuole che sono ferme al contratto cartaceo e alcune di queste se ne approfittano: scuole che fanno firmare contratti già terminati da giorni, segreterie che ricattano e obbligano a firmare con date antecedenti al giorno effettivo della firma, correzioni delle date col bianchetto per poterle falsificare, presa di servizio in sostituzione del contratto per settimane, presa di servizio con data di inizio e la data di fine in bianco perché "poi si vede fino a quando resta"... e tanto altro che onestamente mi sa molto poco di legalità o comunque di correttezza e rispetto nei confronti di una figura che è pur sempre un Pubblico Ufficiale.
Devo dire, d'altro canto, che buona parte della mia prima esperienza come docente è stata molto positiva e mi ha soddisfatto pienamente, ma confrontandomi con delle colleghe mi sono accorta che di questi problemi non se ne parla abbastanza, quindi nel mio piccolo ho deciso di dare il mio contributo, sperando che tutte le nostre voci messe insieme possano migliorare il sistema scolastico italiano.
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