Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Titolo originale The Courage to Write. How writers transcend fear.
L'autore del libro, Ralph Keyes, un autore che insegna a scrivere da più di trent'anni, afferma che l'ansia di scrivere è sentita dagli scrittori di ogni livello, soprattutto quando hanno il coraggio di fare del loro meglio.
Egli descrive la sequenza di "punti di coraggio" attraverso cui tutti gli scrittori devono passare, dalla sfida di identificare un progetto utile per la miscela di orgoglio e panico che sentono quando si esamina un libro o un articolo appena pubblicato.
Keyes offre anche dettagli su come sradicare il timore della "performance pubblica" e del giudizio della famiglia e degli amici, fare il miglior uso di laboratori di scrittori e conferenze e gestire la critica delle opere in corso.
Sono presenti, inoltre, commenti di molti scrittori di successo su come hanno trasceso le loro paure per produrre grandi opere.
Argomenti centrali del testo:
1. Scrivere come atto di coraggio
2. I punti del coraggio
3. Tutti vedranno attraverso me?
4. Il diavolo nel calamaio
5. Affinando la paura
6. Mettere la paura a lavoro
7. Scrivere mettendosi a nudo
8. Un piccolo aiuto dagli amici
9. Lo scrittore coraggioso
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mercoledì 29 aprile 2020
mercoledì 22 aprile 2020
Le 10 biblioteche più belle del mondo
2. Real Gabinete Português de Leitura, Rio de Janeiro
3. Biblioteca di legge Iowa State Capitol
4. Biblioteca Nazionale di Francia, Richelieu, Parigi
5. Biblioteca Admont, Austria
6. La biblioteca della ex Abbazia medievale di Rolduc a Kerkrade, in Olanda, fondata nel 1104. Oggi è un Seminario Cattolico e un Centro Conferenze.
7. Biblioteca George Peabody, Baltimora
8. Biblioteca comunale a Monaco di Baviera
9. Biblioteca Austrian National, Vienna
10. Biblioteca Klementinum, Praga
giovedì 16 aprile 2020
Origine Musulmana della quarantena
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Lo sapevi che il medico musulmano Ibn Sina o Avicena (980-1037) è stato tra i primi a sospettare che alcune malattie siano trasmesse attraverso microrganismo?
Per evitare la diffusione, ha proposto l'isolamento dei malati per 40 giorni e questo metodo lo chiamò al arba’niya che in arabo significa "i quaranta".
Come si sa attraverso dati storici, commercianti provenienti da Venezia (Italia) hanno sentito parlare di questo metodo di successo e lo hanno portato in Italia dove lo chiamarono "quarantena".
E anche se Ibn Sina ha dato questa forma al metodo, il concetto di isolamento in sè è un insegnamento del profeta Muhammad che ha passato ai suoi seguaci attraverso questo noto hadiz raccolto da Imam Bujari:
' Se scoprite che un'epidemia sta devastando un'area, non andare lì, e se scoprite che una regione in cui ti trovi è colpita da un'epidemia, non abbandonatela '.
Fonte: https://www.facebook.com/ceaatidiomayculturaarabe/photos/a.1820939238204927/2376715059294006/?type=3&theater
Lo sapevi che il medico musulmano Ibn Sina o Avicena (980-1037) è stato tra i primi a sospettare che alcune malattie siano trasmesse attraverso microrganismo?
Per evitare la diffusione, ha proposto l'isolamento dei malati per 40 giorni e questo metodo lo chiamò al arba’niya che in arabo significa "i quaranta".
Come si sa attraverso dati storici, commercianti provenienti da Venezia (Italia) hanno sentito parlare di questo metodo di successo e lo hanno portato in Italia dove lo chiamarono "quarantena".
E anche se Ibn Sina ha dato questa forma al metodo, il concetto di isolamento in sè è un insegnamento del profeta Muhammad che ha passato ai suoi seguaci attraverso questo noto hadiz raccolto da Imam Bujari:
' Se scoprite che un'epidemia sta devastando un'area, non andare lì, e se scoprite che una regione in cui ti trovi è colpita da un'epidemia, non abbandonatela '.
Fonte: https://www.facebook.com/ceaatidiomayculturaarabe/photos/a.1820939238204927/2376715059294006/?type=3&theater
martedì 14 aprile 2020
Gli 8 scrittori più amati delle serie tv
1. Rory Gilmore (Una mamma per amica), studentessa modello comincia a scrivere fin da ragazzina, prima su vari giornali, per arrivare poi a scrivere un libro sulla sua vita.
2. Carrie Bradshaw (Sex and the city), una giovane scrittrice che tiene una rubrica sul sesso su un giornale di New York
2. Carrie Bradshaw (Sex and the city), una giovane scrittrice che tiene una rubrica sul sesso su un giornale di New York
3. Jessica Fletcher (La signora in giallo), una simpatica scrittrice di gialli che ama risolvere i crimini insieme alla polizia.
4. David Rossi (Criminal Minds), uno dei fondatori dell'unità di analisi comportamentale dell'FBI che scrive libri e tiene conferenze sui serial killer e la psicopatologia criminale.
5. Richard Castle (Castle), famoso scrittore di romanzi gialli che cerca ispirazione risolvendo crimini con la detective Beckett.
6. Temperance Brennan (Bones), affascinante antropologa che scrive libri sulle sue scoperte sul campo e le analisi in laboratorio.
7. John Watson (Sherlok), ex militare che cerca di affrontare i suoi incubi scrivendo un blog sui casi a cui lavora con Sherlok Holmes.
8. Sigmund Freud (Freud), giovane neurologo con idee rivoluzionarie che lotta per scrivere un libro e portare alla luce le sue scoperte.
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
8. Sigmund Freud (Freud), giovane neurologo con idee rivoluzionarie che lotta per scrivere un libro e portare alla luce le sue scoperte.
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
giovedì 9 aprile 2020
La beneficenza e l’amore per il prossimo
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Sono stata cresciuta in una famiglia in cui la beneficenza e
la solidarietà verso chi è meno fortunato di noi sono tra i valori più
importanti. Ho seguito l’esempio dei miei genitori e quando posso do sempre una
mano, nel mio piccolo, alla società.
Stamattina ripensavo a un’esperienza che ho vissuto lo
scorso anno. Io e un gruppo di ex amiche stavamo organizzando degli acquisti
per l’AIRFA, un’associazione che si occupa della ricerca di una malattia rara, l’anemia
di Fanconi. Avevamo organizzato diversi acquisti in passato presso questa
associazione perché nel gruppo c’era una nostra amica affetta da questa
malattia. Finchè era in vita c’era qualcuno che partecipava all’acquisto di
regali di natale i cui fondi andavano alla ricerca; quando poi venne a mancare
la mia amica quasi tutte si tirarono indietro.
Tra queste, una persona in particolare mi ha colpito, perchè
affermava di essere una grande credente; una credente che prega e che fa i
fioretti ogni anno nel mese di maggio. Una persona che non ha mai acquistato
nulla presso l’associazione e per tirarsi indietro definitivamente disse che
avrebbe provveduto lei da sola a fare una grande spesa.
Una persona che invece di fare beneficenza preferisce
comprare rossetti di sottomarca a 3€ ogni volta che entra un negozio di
cosmetica e vuole pulirsi la coscienza pregando e facendo fioretti è davvero
una brava credente? Non si dice che la mano che aiuta è più sacra della bocca
che prega? (o una cosa del genere).
Io non sono credente, non ho mai creduto in Dio; credo però
nei valori e nell’etica della religione cristiana, e credo che ci sia bisogno
di più amore, di più altruismo e meno egoismo, ogni volta che è possibile.
Invito, chi ha la possibilità, a sostenere l’associazione
AIRFA.
Sito dell’ AIRFA
martedì 7 aprile 2020
Tutto andrà bene
Dott.ssa Rosa Russo
Le epidemie non conoscono confini: non ci sono barriere che tengono davanti a certi fenomeni.
Siamo stati invasi d’un tratto da una situazione sconosciuta che ci ha presi alla sprovvista, un nemico invisibile che, fino a qualche tempo fa, ne ignoravamo l’esistenza.
Nella nostra generazione, un’emergenza di questo genere non è mai stata fronteggiata e così siamo stati colti da disorientamento, ansia, paura e angoscia, diffondendo un sentimento di incertezza per il futuro.
Il nemico invisibile ha generato un periodo sospeso, in attesa di un domani sempre più lontano e sfocato; tutto si è fermato: istituzioni scolastiche, imprese, teatro e sport. IL MONDO SI È FERMATO!!! Pretendendo anche un sacrificio collettivo: eliminare la nostra socialità fatta di abbracci.
Degli abbracci proprio non sappiamo farne a meno, in loro troviamo calore, riparo, rimedi e proprio gli abbracci iniziano a mancare e oggi più che mai capiamo il loro valore.
È tutto strano, tutto diverso! Ma dobbiamo evitare l’isolamento emotivo, dato che, questa guerra batteriologica ha dato vita ad una guerra di solitudine dove ti fa para anche un parente. Così ci confiniamo nelle nostre case riscoprendo una risorsa importante: i vicini di casa, imparando a comunicare attraverso i balconi.
Le epidemie hanno sempre portato dei cambiamenti enormi e condizionato la nostra vita.
Il covid19 sicuramente lascerà una traccia in ognuno di noi, ma lo combatteremo con un formidabile anticorpo: la RESILIENZA, perché “la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamente nuovo” (E. Hillesum).
Prendersi lo spazio per la cura della relazione con i bambini
Insegnate di scuola d'infanzia Ilaria Oliva
Ringrazio la dottoressa Maddalena Di Rosa, per questa collaborazione, questo spazio condiviso e la possibilità di raccontarvi un po’ di come da insegnante di scuola infanzia e mamma sto vivendo questo periodo. Questo periodo di “distanziamento sociale” ha segnato un po’ tutti, credo abbia avuto un valore educativo per via del rigore che ci è stato richiesto nel rispettare le regole. Ho riflettuto sul mio ruolo di mamma e insegnante, su come sostenere e stare accanto ai bambini. Ogni prospettiva è ribaltata, il ruolo di insegnante si modifica e si trovano le strategie per sostenere i piccoli alunni a distanza, leggendo loro storie, o inviando video. Spesso con le famiglie a scuola mi sono trovata a confrontarmi sul significato di “cura” e tempo di qualità da passare con i bambini. Curare la relazione, rinforzare i momenti condivisi ma anche rispettare i momenti in cui i nostri bimbi stanno un po’ soli...
La pandemia ci ha messi davanti alle nostre paure, insicurezze e anche alla responsabilità/sfida nei confronti dei nostri bimbi. Una sfida, che io ho colto come un'opportunità, nonostante la grande tristezza del momento. Un’opportunità che mi vede impegnata a cercare le parole gentili, usarle più spesso, praticare la lentezza e la noia per far passare il tempo. Mi sono presa il tempo per guardare i miei bambini, guardare me stessa, dargli ancora più baci, rendermi conto che ci sono passaggi della loro crescita che mi erano sfuggiti e stupirmi. Stupirmi con loro e di loro. Mi sento combattuta da questo paradosso che stiamo vivendo, che ci impone (giustamente) di non vedere i nonni e gli amici proprio perché gli vogliamo bene, (più ci vogliamo bene più occorre stare lontani... ); Ci vuole cura per sostenere i bambini e spiegare loro questo momento; cura nei gesti e cura nella scelta delle parole. Possiamo vivere momenti nuovi e creare nuove abitudini con loro per rasserenarli, trovare meravigliosi spunti per crescere con loro osservandoli mentre giocano, o giocare con loro. I bambini hanno un grandissimo potenziale che per noi adulti è un arricchimento. Siamo tutti comprensibilmente affaticati, dallo stravolgimento delle nostre routine e lo sono anche e soprattutto i bambini, perciò trovare in noi le risorse per curare la bellezza interiore e ritrovare la meraviglia verso ciò che abbiamo è importante. Dedichiamo spazio alle coccole e alla lettera di libri assieme ai bambini per portarli “altrove”. Spero di avervi dato un po’ di “speranza che spera”, come direbbe qualche mio piccolo bimbo di scuola.
#andràtuttobene
Social dell'insegnante d'infanzia Ilaria Oliva
I primissimi 10 passi da fare per creare un blog
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
1. Decidi se creare un blog fa per
te e se sì quale sarà lo scopo che il blog avrà per te: promuoverai la tua
professione o sarà un hobby?
2. Trova la tua passione: ognuno di
noi ha svariati interessi…bisogna scegliere quello che per noi è più
importante.
3.Decidi il nome del blog: non è
un’operazione banale. In base agli argomenti da trattare bisogna capire per
prima cosa se scegliere un nome generico o uno specifico.
4. Crea il blog. I siti più
consigliati sono blogger e wordpress: io personalmente uso blogger dal 2014 e
mi trovo molto bene.
5. Cura il tema e l’aspetto grafico:
al contrario di quello che si dice l’apparenza conta.
6. Presentati: fai sapere ai tuoi
lettori chi sei e di cosa scriverai.
7. Inserisci i recapiti: potrai
essere contattato per suggerimenti sugli argomenti da scrivere o addirittura
ricevere proposte di collaborazione.
8. Scrivi il tuo primo post.
9. Sii presente su tutti i social
che puoi per promuovere il tuo blog: scrivere argomenti interessanti non basta
per farsi conoscere; è necessario condividere il proprio blog sui diversi
canali.
10. Pianifica sempre i contenuti del
mese seguente per avere tutto il materiale pronto o comunque facilmente
reperibile per quando dovrai pubblicarlo.
venerdì 3 aprile 2020
Cosa si intende per didattica a distanza: nota prot. 388 del 17 marzo 2020
Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, per essere tali, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. Nella consapevolezza che nulla può sostituire appieno ciò che avviene, in presenza, in una classe, si tratta pur sempre di dare vita a un “ambiente di apprendimento”, per quanto inconsueto nella percezione e nell'esperienza comuni, da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta.
Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme
digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla
didattica, con successiva rielaborazione e discussione operata direttamente o indirettamente con il
docente, l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza.
Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di elementi che possano sollecitare l’apprendimento.
La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali. E’ ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in “classe virtuale”.
In allegato il testo completo
giovedì 2 aprile 2020
Freud: la serie tv sul padre della psicoanalisi
Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Su Netflix è in onda una nuova serie dal titolo "Freud" ambientata nell'Austria dell'Ottocento. La trama, anche se molto romanzata, tratta dei punti salienti del pensiero di Sigmund Freud. Il personaggio si trova a dover combattere con i pregiudizi e le mentalità conservatrici dell'epoca, contesto in cui non è facile proporre le sue idee rivoluzionarie. Tra nemici che lo ostacolano e amici che lo appoggiano con molte difficoltà continua a portare avanti le sue idee innovative.
La prima stagione è divisa in otto puntate della durata di un'ora dai seguenti titoli:
1. Isteria
2. Trauma
3. Sonnambulismo
4. Totem e tabù
5. Desiderio
6. Regressione
7. Catarsi
8. Rimozione
Il protagonista si imbatte in una paziente molto interessante per i suoi studi: Fleur. La ragazza, in seguito a una strage nel suo villaggio, viene adottata quando era bambina da una famiglia ungherese che frutta il suo "dono".
Storie che si intrecciano, personaggi che si scontrano, scenari immaginari rendono la serie tv estremamente avvincente.
Su Netflix è in onda una nuova serie dal titolo "Freud" ambientata nell'Austria dell'Ottocento. La trama, anche se molto romanzata, tratta dei punti salienti del pensiero di Sigmund Freud. Il personaggio si trova a dover combattere con i pregiudizi e le mentalità conservatrici dell'epoca, contesto in cui non è facile proporre le sue idee rivoluzionarie. Tra nemici che lo ostacolano e amici che lo appoggiano con molte difficoltà continua a portare avanti le sue idee innovative.
La prima stagione è divisa in otto puntate della durata di un'ora dai seguenti titoli:
1. Isteria
2. Trauma
3. Sonnambulismo
4. Totem e tabù
5. Desiderio
6. Regressione
7. Catarsi
8. Rimozione
Il protagonista si imbatte in una paziente molto interessante per i suoi studi: Fleur. La ragazza, in seguito a una strage nel suo villaggio, viene adottata quando era bambina da una famiglia ungherese che frutta il suo "dono".
Storie che si intrecciano, personaggi che si scontrano, scenari immaginari rendono la serie tv estremamente avvincente.
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