Dott.ssa Maddalena Di Rosa
Perchè è importante avere un hobby, un passatempo, una
passione? Perchè la necessità di educare
alle passioni?
Spesso il bisogno di avere del tempo libero da impiegare in
maniera costruttiva viene sottovalutato, lo si ritiene un qualcosa di faticoso
o troppo impegnativo. Ci sono hobbies di varia natura: sportivi, culturali,
artistici, rilassanti, ludici...
Cosa succede quando non si ha un hobby? Una persona che ha
del tempo libero come lo occupa? Solitamente guardando la TV o stando sui
social, per le attività di "natura ordinaria"; per l’attività di
natura "straordinaria" si esce la sera, si va in discoteca, si beve.
In entrambi i casi si vanno a costruire relazioni superficiali, si instaurano
amicizie non importanti e si cercano prevalentemente partner occasionali con
cui condividere una relazione non sentimentale ma solo legata al sesso. Perché
succede questo? La questione di non avere un riferimento solido nella propria
vita fa si che la persona che non ha un hobby tende a non formare la propria
identità, a non crescere, cerca di scappare da
qualsiasi tipo di relazione o situazione importante perché il dolore di
una perdita sarebbe insopportabile.
Questo discorso vale per qualsiasi tipo di hobby, dal
costruire un semplice puzzle alla forte dedizione per una disciplina artistica,
poiché alla base c'è una paura inconscia verso un qualsiasi tipo di impegno e
il conseguente fallimento.
L'abitudine a non impegnarsi a costruire qualcosa e la
circostanza di vivere col peso di non poter fare affidamento su niente e su
nessuno spinge buona parte delle persone a percorrere la strada più semplice, a
prendere la soluzione che sembra migliore: "non mi impegno così se non
riesco non ci resto male".
I padroni della nostra vita siamo noi stessi. Siamo noi a
decidere se crogiolarci perennemente nel dolore e vivere una vita piatta e
priva di emozioni sane che si cerca di compensare con eccessi di insano
divertimento o lavorare per vivere una vita felice.
Il problema è che per riuscire in una qualsiasi impresa ci
vuole costanza e allenamento, che sia un esame universitario, un'attività
sportiva, una relazione o gratificazioni lavorative. Per imparare ciò che
sappiamo fare oggi abbiamo sbagliato milioni di volte, sin dalla prima
infanzia: camminare, parlare, leggere, scrivere, e così via. Per imparare
abbiamo dovuto sbagliare, inevitabilmente. D'altro canto ci sono cose che
abbiamo sbagliato e non abbiamo mai imparato; come si fa dunque a distinguere
quali attività possiamo assimilare e quali no? Quali sono gli hobbies che ci
appartengono? Quali sono le relazioni su cui possiamo contare? Sembra banale ma
si riassume tutto in una sola parola: provandoci!
Educatori, pedagogisti, genitori, insegnati, figure
professionali legate all'ambito formativo, dovrebbero tutti porre maggiore
attenzione alla necessità di sviluppare e coltivare passioni, non solo in
ambito didattico e formale, anche se alla base deve esserci la volontà del
diretto interessato a voler cambiare attivamente le proprie abitudini.
Io ci ho messo quasi trent'anni per capire qual è la mia
valvola di sfogo, ciò che mi salva dalle situazioni di crisi: la danza e il mio
gruppo. È molto più di un hobby. È passione. È famiglia. È impegno. È crescita,
non solo artistica ma soprattutto personale. È allenamento alla vita.